SOMMARIO
ToggleVenerdì 29 novembre allo sciopero generale indetto da CGIL e UIL aderiranno anche i lavoratori e le lavoratrici in somministrazione presso gli uffici immigrazione di Questure e Prefetture.
Il D.L.145/2024 ha previsto lo scostamento dei fondi già assegnati al bando in essere, che ha permesso il rientro dei lavoratori dopo un anno di lontananza dagli uffici, consentendo di estendere i contratti fino a marzo 2025 per chi è in forza presso le Questure e aprile 2025 per le Prefetture. Così facendo si coprono i 13 mesi previsti inizialmente. Non un giorno in più.
Alla conferenza stampa per presentare il decreto legge, era stato annunciato un concorso da bandire non prima di luglio 2025 per 500 assistenti amministrativi a tempo indeterminato – neanche la metà dei lavoratori in servizio – tempestivamente diminuito a 200 unità una volta pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale: numero insufficiente e ridicolo per assicurarsi che il compito della Pubblica Amministrazione sia correttamente e celermente eseguito, garantendo i diritti dei cittadini che si interfacciano con queste PA.
Le decisioni adottate dal governo farebbero perdere il lavoro a 1.200 lavoratori e lavoratrici e rispedirebbero nell’oblio i cittadini extracomunitari che hanno il diritto ad ottenere il permesso di soggiorno ma che sono in attesa di risposte dall’amministrazione da troppi anni ormai.
La vertenza dei lavoratori somministrati è strettamente collegata alle rivendicazioni dello sciopero generale: contro una finanziaria che non ha previsto alcun ampliamento dell’organico degli uffici pubblici, da anni già in forte sofferenza, ma solo tagli ai servizi primari con gravi conseguenze sulla società.
È necessario un netto cambiamento di rotta sulle modalità di finanziamento e di riconoscimento dei diritti dei lavoratori del settore pubblico da parte della Politica. Rivendichiamo la continuità occupazionale; il riconoscimento degli anni di servizio svolti sino ad ora; maggiori finanziamenti per la Pubblica Amministrazione.
Diciamo BASTA alla precarietà e diciamo BASTA alla gestione emergenziale dell’immigrazione, bisogna che il governo prenda atto che si tratta di un fenomeno strutturale e che servono conseguenti risposte strutturali.
PER LA CONTINUITÀ OCCUPAZIONALE
PER I DIRITTI DEI MIGRANTI
PER LA DIGNITÀ DEL LAVORO
COMUNICATO SINDACALE
RSA Ministero dell’Interno NIdiL CGIL UILTemp