SOMMARIO
ToggleLa crisi globale provocata dall’emergenza sanitaria Covid-19 non è solo economica, UNI Global lancia allarme su conseguenze psicologiche della precarietà lavorativa durante la pandemia.
L’impatto del Covid-19 sulla salute psicologica di giovani lavoratrici e lavoratori è stato particolarmente pesante. Secondo un’indagine condotta dall’International Labour Organization (ILO) a livello globale, di fronte a dilaganti perdite di posti di lavoro, incertezza e precarietà, tra i lavoratori di età compresa tra i 18 ei 29 anni 1 su 2 è soggetto ad ansia o depressione.
Un ulteriore 17% ne è probabilmente influenzato a causa delle chiusure diffuse nell’istruzione e nel lavoro. In tutto il mondo, soprattutto i giovani precari hanno perso il lavoro o hanno subito una riduzione dell’orario e il futuro, per loro, sembra sempre più incerto. A denunciare questa emergenza UNI Global, il sindacato europeo cui NIdiL CGIL aderisce.
Donne ancora più a rischio
UNI Global, inoltre, sottolinea che per le lavoratrici durante il lockdown la situazione è stata ulteriormente aggravata da un aumento sproporzionato delle responsabilità domestiche e da un aumento della violenza domestica.
In un recente sondaggio condotto da UNI Pari Opportunità il 10% delle intervistate ha denunciato un aumento del lavoro domestico del 100%, il 44% delle lavoratrici madri ha dovuto trovare anche il tempo per aiutare i figli con gli studi.
Cos'è la salute mentale o psicologica?
I termini “salute mentale” o “salute psicologica” non devono necessariamente far pensare a gravi patologie psichiatriche. Secondo quanto definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e recepito dal nostro ordinamento, la salute mentale “è lo stato di benessere emotivo e psicologico nel quale l’individuo è in grado di sfruttare le sue capacità cognitive o emozionali, esercitare la propria funzione all’interno della società, rispondere alle esigenze quotidiane della vita di ogni giorno, stabilire relazioni soddisfacenti e mature con gli altri, partecipare costruttivamente ai mutamenti dell’ambiente, adattarsi alle condizioni esterne e ai conflitti interni.“
Insomma, la salute psicologica è parte integrante della salute delle persone e, in tutto il mondo – rileva UNI Global – sta diventando una questione sindacale sempre più stringente. “Poiché milioni di persone continuano a lavorare da casa, l’aumento dei problemi di salute mentale continuerà. Telelavoro, orari di lavoro più lunghi e nessun diritto alla disconnessione si stanno combinando per creare abitudini lavorative malsane.” Così denuncia il Sindacato europeo.
Italia: quasi 1 su 2 a rischio "salute psicologica"
Durante la pandemia Covid-19, in chi lavora si stanno registrando sempre di più problemi di salute mentale come stress, burnout, ansia, abuso di sostanze e depressione. Non ci sono confini per questo fenomeno, che si sta diffondendo dall’Europa agli Stati Uniti, in Asia o America Latina.
In Italia e nel mondo, quindi, sono molte le ricerche condotte sul tema Covid-19/ quarantena/ salute psicologica. Riguardo al nostro Paese, per inquadrare la situazione anche a livello nazionale, indipendentemente dall’età e dalla condizione lavorativa, citiamo due degli ultimi studi.
La società di ricerca Open Evidence ha messo a confronto le reazioni al lockdown registrate in Italia, Spagna e Regno Unito facendo emergere che in Italia il 41% della popolazione è, attualmente “a rischio salute mentale” a causa di vari fattori di vulnerabilità socio-economica. Questa percentuale arriva al 46% in Spagna e al 42% nel Regno Unito.
Inoltre, in uno studio condotto dall’Università dell’Aquila in collaborazione con l’Università di Roma Tor Vergata, sempre sugli effetti psicologici della quarantena, il 37% degli intervistati ha presentato sintomi da stress post-traumatico, il 20% di ansia severa e il 7% insonnia.
UNI Yeah! Una campagna per sostenere i progetti a salvaguardia della salute psicologica dei lavoratori
Il 10 ottobre è stata la Giornata mondiale della salute mentale che ha dato il via a una settimana di sensibilizzazione sull’argomento. In Italia, il 10 ottobre è anche la Giornata Nazionale della Psicologia che quest’anno ha scelto come tema proprio “Il Diritto alla Salute Psicologica”.
UNI Youth in questi giorni ha lanciato una campagna per aiutare i sindacati di tutto il mondo a combattere la crescente crisi della salute psicologica di lavoratrici e lavoratori atipici e precari. “Attraverso la contrattazione collettiva, i sindacati possono vigilare affinché vengano messe in atto misure e politiche adeguate per tutelare lavoratrici e lavoratori anche dal punto di vista psicologico.”
Così UNI Global presenta e sostiene la campagna UNI Yeah!, promossa a livello internazionale da UNI Youth proprio per aiutare i sindacati UNI di tutto il mondo a garantire che anche la salute mentale di chi lavora sia salvaguardata nei luoghi di lavoro.
Approfondimenti
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Sei un operatore sanitario e hai bisogno di sostegno?
Contatta il servizio di ascolto digitale che FP CGIL mette a disposizione degli operatori della sanità impegnati nella gestione dell’emergenza Coronavirus: medici, infermieri e operatori sanitari e sociosanitari. Un team di 50 psicologi e psichiatri fornisce un primo sostegno a chi è in prima linea.