SOMMARIO
ToggleRoma, 23 marzo 2021. – “Luci e ombre” il giudizio di FeLSA Cisl NIdiL Cgil UILTemp sul Decreto Sostegniin vigore dal 23 marzo: “Le misure varate si muovono nel solco delle precedenti adottate, con qualche elemento di novità, non tutti positivi.”
“Bene la proroga per i Navigator, in attesa di un disegno organico di riforma dell’intero sistema nazionale delle politiche attive del lavoro e del rafforzamento dei servizi per l’impiego – commentano i Sindacati – e positiva l’estensione dell’indennità alle categorie di lavoratori somministrati rimasti precedentemente esclusi dalle norme sugli stagionali dei settori non turistici e da quelle sul tempo determinato; con ciò è stata accolta una nostra reiterata richiesta.” Bene anche l’allargamento della platea dei beneficiari del Reddito d’Emergenza (REM), che include ora anche coloro che hanno terminato la fruizione delle indennità di disoccupazione NASpI e DIS COLL.
Anche riguardo alle misure sul settore dello Sport FeLSA Cisl NIdiL Cgil UILTemp Uil esprimono qualche preoccupazione: “non può che essere accolto positivamente il rinnovo delle indennità per i collaboratori sportivi, ma riteniamo necessario garantire trasparenza nell’erogazione dell’indennità e la certezza che vi sia possibilità effettiva di accesso allo strumento da parte dei lavoratori.”
Fino al 31 dicembre 2021, entro il limite di durata massima complessiva di 24 mesi, saranno possibili il rinnovo e la proroga dei contratti a tempo determinato, per un periodo massimo di 12 mesi e per una sola volta, senza l’indicazione delle causali previste dal Decreto Dignità. “Positiva, la deroga al fine di dare continuità occupazionale, anche se il limite massimo di 24 mesi potrebbe ridurre la portata della norma e determinare, comunque, l’uscita di molti contratti e somministrati a termine.” Importante, inoltre, la conferma del blocco dei licenziamenti che riguarda anche i lavoratori assunti a tempo indeterminato in somministrazione.
“Insomma, ci sono ancora delle importanti criticità da risolvere” sottolineano le categorie sindacali che rappresentano le lavoratrici e i lavoratori atipici e discontinui, i più fragili del mercato del lavoro, tra i più danneggiati dalla crisi economica.
Sul versante delle collaborazioni autonome occasionali, la modifica intervenuta rispetto alla data di iscrizione e versamento alla gestione separata, potrebbe, anche se solo in parte, allargare la platea dei beneficiari, mentre sui collaboratori coordinati e continuativi sospesi ma ancora con contratto in essere, si registra una nuova inspiegabile esclusione. Peraltro, su questa platea di lavoratori si evidenzia anche l’esclusione dalla possibilità di utilizzare la malattia per i periodi di quarantena Covid e la mancata soluzione del problema del mancato/ridotto versamento contributivo in Gestione Separata Inps nel 2020 e anche nel 2021, con conseguenze importanti sulla possibilità di accedere e/o sulla entità delle prestazioni di maternità e malattia. Situazione questa che coinvolge anche i lavoratori con Partita Iva individuale iscritti alla GS INPS.
“Su quanto ancora rimasto irrisolto, proporremo specifici emendamenti in sede di conversione” concludono FeLSA Cisl NIdiL Cgil UILTemp Uil.