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ToggleNIdiL CGIL, PARTE OGGI LA PRIMA INCHIESTA NAZIONALE SUL LAVORO CON LE AGENZIE DI SOMMINISTRAZIONE.
In Italia circa un milione di lavoratrici e lavoratori somministrati: chi sono? Quali sono le loro reali condizioni di lavoro?
Roma, 31 ottobre 2024 – Parte oggi la prima grande inchiesta nazionale sul lavoro in somministrazione (ex interinale), promossa da NIdiL CGIL Nazionale in collaborazione con il Dipartimento di Studi politici e sociali dell’Università degli Studi di Salerno. Dopo la fase pilota in Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Marche e Puglia, nei prossimi mesi il questionario verrà distribuito in tutte le regioni italiane attraverso la rete capillare delle strutture territoriali NIdiL CGIL.
La somministrazione di lavoro è un settore che ha visto una crescita esponenziale negli ultimi anni; oggi riguarda oltre 500 mila posti di lavoro spalmati su tutti i settori produttivi e coinvolge quasi un milione di persone l’anno, con un giro d’affari in costante aumento che si aggira intorno a 15 miliardi di euro, circa un punto di PIL. Nonostante il periodo di contrazione dell’economia e nonostante un quadro normativo in costante peggioramento, le durate dei rapporti di lavoro sono aumentate e i contratti a tempo indeterminato hanno registrato un notevole incremento, pur permanendo situazioni di eccessivo turn over, soprattutto sui contratti a termine.
Coloro che generano valore al settore sono le lavoratrici e i lavoratori stessi, che, assunti dalle Agenzie per il Lavoro, vengono poi mandati in missione (somministrati appunto) presso le aziende “utilizzatrici” per pochi giorni, o mesi o anche anni. Qual è il percorso che seguono e cosa succede alle loro vite durante e dopo anni di lavoro interinale? Qual è la qualità di questa tipologia di lavoro? Quanto vengono rispettati diritti e delle tutele garantiti sulla carta dalle norme? Qual è il rapporto con le aziende di cui sono “dipendenti” (cioè le agenzie)?
Questi sono alcuni dei quesiti a cui tenta di trovare risposta il questionario composto da 78 domande e diviso in 5 sezioni: dati socio-biografici, canali di accesso alla somministrazione, caratteristiche dell’attuale rapporto di lavoro, salute e sicurezza, rispetto delle norme contrattuali dell’attuale rapporto di lavoro. Le risposte saranno trattate in forma aggregata garantendo la privacy e l’anonimato dei partecipanti.
“I risultati di questa prima indagine saranno utili per monitorare e conoscere il reale impatto del lavoro in somministrazione – commenta Davide Franceschin, segretario nazionale NIdiL CGIL – Per il Sindacato si tratta di raccogliere informazioni sullo stato di salute generale del settore al fine di migliorare le condizioni di lavoro attraverso la contrattazione e l’azione sindacale. La fotografia che ci verrà restituita, confrontata con le successive, ci consentirà anche di seguire molto da vicino l’evoluzione dei processi in atto nel mercato del lavoro italiano.”