“Quello di ieri sera 5 febbraio è l’ennesimo incidente stradale di un giovane rider investito durante il lavoro. Succede di nuovo a Torino, dopo l’incidente di un mese fa che ha portato in coma il giovane rider pakistano Zahib e, per strada, le numerose proteste di altri riders della Città“. Comincia così, la nota diffusa oggi da Cgil e Nidil Cgil Torino, dopo la notizia di un altro incidente che ha coinvolto un lavoratore delle piattaforme del Food Delivery.
“Ancora una volta la piattaforma si chiama Glovo! – proseguono le Organizzazioni sindacali – Nonostante la Cgil si sia mobilitata da tempo per chiedere il pieno riconoscimento di diritti e tutele della subordinazione anche ai lavoratori riders, nonostante la Corte di Cassazione abbia chiaramente assunto questa direzione con l’ultima sentenza sul caso Foodora, nonostante dal 2 febbraio 2020 siano entrate in vigore le disposizioni di legge che obbligano il datore di lavoro a garantire la sicurezza contro gli infortuni sul lavoro, per queste piattaforme i riders continuano ad essere lavoratori a cottimo, con pochi euro a consegna e che sfrecciano per le strade della città, senza avere in dotazione nessuna protezione.”
Il tempo di attesa è finito. I lavoratori non sono pedine di un algoritmo e pretendiamo che le Piattaforme si adeguino agli obblighi di legge, garantendo le misure di tutela e sicurezza sul lavoro. Come organizzazione sindacale useremo tutti gli strumenti a disposizione per garantire i diritti di chi lavora e ricordare anche alle piattaforme che i lavoratori non sono merce.”
Due infortuni in pochi mesi.
Il 19 dicembre scorso un altro rider torinese di Glovo, Zohaib, di origini pachistane, è stato investito in via San Donato. Il giovane ha riportato lesioni gravissime ed è ancora ricoverato in ospedale, non sembra più essere in pericolo di vita.
Ieri è successo di nuovo, sempre a Torino, intorno alle 22, in corso XI Febbraio, il rider è andato al pronto soccorso dove è stato medicato riportando ferite lievi. Per gli organi di stampa non è ancora chiara la dinamica dell’incidente, ma sembra che il ragazzo sia stato investito da un’auto che usciva da un parcheggio. L’automobilista accusa il lavoratore di averlo tamponato, ma testimoni hanno dichiarato che l’auto era in movimento.
Dal 1° febbraio obbligo di copertura Inail per i riders
Il primo febbraio è entrato in vigore l’obbligo di copertura Inail anche per i ciclofattorini, in applicazione della modifica normativa al decreto legislativo 15 giugno 2015, n.81, che ha esteso la tutela antinfortunistica “ai lavoratori autonomi che svolgono consegna di beni per conto altrui, in ambito urbano e con l’ausilio di velocipedi o veicoli a motore, attraverso piattaforme, anche digitali”.
Per il lavoratore investito ieri potrebbe attivarsi questo tipo di tutela, mentre Zohaib (assicurato tramite Glovo a un’assicurazione privata) non potrà accedere.
VIDEO Intervista a Giancarlo, rider di Torino
Proprio ieri, durante la nostra Assemblea Generale, RadioArticolo1 ha intervistato Giancarlo, un rider di Torino, che tra le cose più importanti del suo lavoro ha messo in evidenza proprio quella di tutelare la sicurezza dei lavoratori da parte delle piattaforme del Food Delivery.
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