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ToggleLA CONDIZIONE DI LAVORO DEI RIDER DEL FOOD DELIVERY
Inchiesta sui rider italiani promossa da NIdiL CGIL parte da Milano con una mobilitazione nazionale
Roma, 13 giugno 2024 – È partita ieri da Milano la mobilitazione a supporto dell’inchiesta “La condizione di lavoro dei rider del food delivery” promossa da NIdiL CGIL nazionale. Un questionario di 38 domande in quattro lingue (italiano, inglese, francese e urdu) che nei prossimi mesi verrà distribuito in tutta Italia tra i lavoratori e le lavoratrici autonomi del food delivery, attraverso una piattaforma online.
Tra i quesiti, informazioni sull’inquadramento contrattuale, l’organizzazione del lavoro e la retribuzione, ma anche su salute e sicurezza, un tema troppo trascurato dalle società delle consegne a domicilio e troppo spesso presente, purtroppo, nelle notizie di cronaca. Il questionario è anonimo e i dati raccolti saranno trattati in modo aggregato nel rispetto della legge sulla privacy.
“L’indagine si propone di raccogliere informazioni sull’attuale condizione di lavoro dei rider, sempre soggetta a cambiamenti in base alle modifiche sugli algoritmi che determinano l’organizzazione del lavoro – spiega Roberta Turi, segretaria nazionale NIdiL CGIL – Abbiamo realizzato, quindi, un questionario sulla prestazione lavorativa di chi opera oggi come ciclofattorino nel food delivery che, nonostante le numerose sentenze degli ultimi anni, troppo spesso viene ancora inquadrato dalle piattaforme come autonomo. I dati raccolti ci consentiranno di conoscere e monitorare la situazione lavorativa dei rider italiani, con l’obiettivo di contrattare e migliorare la condizione lavorativa, proseguendo la lotta sui diritti e sulle tutele da conquistare.”