SOMMARIO
ToggleNIdiL CGIL aderisce allo sciopero generale di 8 ore proclamato in tutti i settori da CGIL e UIL per cambiare la manovra. Borghesi chiude manifestazione a Cosenza
Venerdì 29 novembre si svolgerà lo sciopero generale di 8 ore, proclamato da CGIL e UIL, per chiedere di cambiare la manovra di bilancio, aumentare salari e pensioni, finanziare sanità, istruzione, servizi pubblici e investire nelle politiche industriali. La mobilitazione indetta per contrastare le scelte ingiuste e sbagliate del Governo si articolerà in 43 piazze su tutto il territorio nazionale.
PER INFORMAZIONI SULLE MODALITA’ DI SCIOPERO NEL TUO LUOGO DI LAVORO, CONTATTA IL TUO DELEGATO DI RIFERIMENTO O LA SEDE SINDACALE PIU’ VICINA.
I segretari generali, Maurizio Landini e PierPaolo Bombardieri concluderanno rispettivamente le manifestazioni di Bologna (corteo ore 9.30, da Porta Lame a Piazza Maggiore) e Napoli (corteo ore 9.30, da Piazza Mancini a Piazza Matteotti). In contemporanea, in alcune città, i comizi saranno conclusi dai dirigenti sindacali delle segreterie nazionali confederali di CGIL e UIL.
Per la CGIL, Andrea Borghesi, segretario generale NIdiL Nazionale, concluderà la manifestazione di Cosenza (corteo ore 9,00 da Piazza Kennedy a Piazza Carratelli).
Altre manifestazioni di CGIL e UIL si terranno anche nelle città di: Pordenone, Treviso, Fabriano, Terni, Roma, Bari, Campobasso, Torino, Palermo, Firenze, L’Aquila, Chieti, Teramo, Potenza, Cosenza, Genova, Milano, Bergamo, Brescia, Cremona, Como, Lecco, Mantova, Pavia, Sondrio, Varese, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto, Cagliari, Trento, Bolzano, Aosta, Venezia, Padova, Rovigo, Belluno, Verona, Vicenza (elenco in aggiornamento su www.cgil.it)
Le nostre rivendicazioni
NIdiL CGIL e UILTemp con i lavoratori e le lavoratrici somministrati, atipici e autonomi sostengono la mobilitazione di CGIL e UIL per cambiare la manovra di bilancio: investire nelle politiche industriali, aumentare salari e pensioni, finanziare sanità, istruzione e servizi pubblici.
- No al lavoro precario con salari troppo bassi, soprattutto per giovani e donne.
Bisogna eliminare le tipologie contrattuali più precarizzanti e favorire il lavoro a tempo indeterminato; introdurre ammortizzatori sociali che sostengano tutte e tutti, al di là della tipologia contrattuale di lavoro; avviare una riforma del sistema previdenziale anche a sostegno dei lavoratori discontinui, con una Pensione Contributiva di Garanzia. Per gli iscritti alla gestione separata INPS: estendere il principio di automaticità, potenziare le prestazioni esistenti, parificare il costo contributivo per i co.co.co.; rinnovare i Contratti Collettivi Nazionali, a partire da quello della somministrazione lavoro, per la continuità occupazionale, piena parità di trattamento e diritto di precedenza; equo compenso maggiori tutele previdenziali e sociali per le partite IVA; una vera equiparazione con il resto del mondo del lavoro per i collaboratori sportivi; giusti compensi e un lavoro più sicuro per i Rider e chi lavora per le piattaforme digitali.
- No ai tagli a Sanità, Istruzione, Servizi, Trasporto pubblico, Infrastrutture, dimenticando il Mezzogiorno
Bisogna avviare un piano straordinario per l’occupazione nella PA e superare lo sbarramento previsto per lavoratrici e lavoratori somministrati.
- No a incidenti e morti sul lavoro
Servono maggiori controlli e formazione, con più investimenti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
- No a evasione fiscale e flat tax
Chiediamo l’ntroduzione di un fisco progressivo che sostenga il lavoro, a partire dai redditi bassi dei lavoratori e delle lavoratrici discontinui e a termine e di tassare, invece, extraprofitti e grandi ricchezze.
- No alle speculazioni sulla casa
Investire su politiche per la casa a favore dei giovani: sostegno agli affitti per chi lavora e chi studia.
- No al Collegato lavoro: il peso di riduzioni/riorganizzazioni aziendali non può essere scaricato solo sui lavoratori e le lavoratrici, a partire dai somministrati.