Sciopero sanità: distanziati ma uniti per rivendicare premialità e stabilizzazioni!
Roma, 24 luglio 2020. – Grande partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori somministrati in sanità allo sciopero generale indetto oggi da Felsa Cisl, NIdiL Cgil e UilTemp. Un grido comune rilanciato con forza dalle piazze e finora rimasto inascoltato.
Un appuntamento di mobilitazione molto importante per rivendicare, nel pieno rispetto del principio di parità di trattamento, il giusto riconoscimento ai professionisti della sanità che hanno contribuito, assieme ai dipendenti delle strutture del servizio sanitario nazionale, alla complessa gestione dell’emergenza sanitaria Covid 19, mettendo a disposizione la propria professionalità, in molti casi anche nella completa incertezza occupazionale, in quanto titolari di contratti di lavoro a termine.
Un impegno, però, di cui finora sono risultate “irriconoscenti” le Regioni, che nella maggior parte dei casi escludono questi lavoratori e queste lavoratrici dal riconoscimento delle premialità, invece previste per i dipendenti diretti e lo Stato che ancora oggi, attraverso le norme contenute nella Legge Madia, non riconosce l’esperienza di questa professionalità nelle quote di riserva previste per i processi di stabilizzazione.
Incontro con il Ministero, soddisfazione dei sindacati
Si ritengono soddisfatte Felsa Cisl, NIdiL Cgil e UilTemp, le cui delegazioni sono state ricevute dal vice capo di Gabinetto vicario e dal direttore generale delle professioni sanitarie del Ministero della Salute.
È stata riconosciuta l’importanza del lavoro svolto in questi mesi di pandemia e, in generale, dalle lavoratrici e dai lavoratori somministrati presso la sanità pubblica. Inoltre è stato condiviso un percorso finalizzato a trovare soluzioni specifiche alle problematiche evidenziate alla base dello sciopero e delle manifestazioni odierne.
Le Organizzazioni Sindacali hanno proposto di individuare fin da subito uno strumento normativo per riconoscere le indennità relative al periodo Covid nell’ottica della parità di trattamento. Il Ministero ha dimostrato grande attenzione al tema invitando ad elaborare proposte specifiche. Il tema del superamento della discriminazione per l’accesso dei somministrati ai concorsi pubblici ha ricevuto altrettanta attenzione da parte del Ministero che, avendo ben presente la problematica, si è impegnato per la ricerca di una soluzione condivisa specifica per il comparto sanitario.
Grazie a tutte e a tutti!
Un ringraziamento particolare a quanti hanno partecipato attivamente ai presidi e a coloro che non hanno potuto essere presenti nelle piazze a causa del contingentamento del personale previsto per i servizi pubblici essenziali: questo testimonia quanto le lavoratrici e i lavoratori somministrati siano fondamentali per garantire il buon funzionamento del servizio sanitario nazionale.
Un ringraziamento va anche alle Confederazioni CGIL CISL UIL per il sostegno attivo a questa complicata e importante vertenza.
“Continueremo nella nostra mobilitazione sollecitando il Governo Centrale e le istituzioni regionali finché non sarà riconosciuta la parità di trattamento retributiva e normativa per i lavoratori e le lavoratrici che ogni giorno rappresentiamo” concludono Felsa Cisl, NIdiL Cgil e UilTemp.
#Sciopero #Somministrati #Sanità #24luglio2020
‼️ Siamo soddisfatti di questa giornata, della partecipazione nelle 4 piazze di Torino, Bologna, Milano, Pordenone e Roma. A Roma si è svolto un incontro con il Ministero che ha probabilmente aperto un varco sul riconoscimento della parità di trattamento per i lavoratori e le lavoratrici #somministrati, con l’impegno a trovare le risorse aggiuntive necessarie.
Pubblicato da NIdiL CGIL Nazionale su Venerdì 24 luglio 2020