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ToggleFeLSA CISL NIdiL CGIL UILTemp: sia fatta immediatamente chiarezza sul futuro occupazionale dei 120 lavoratori di Gi Group impegnati nel progetto EMAS.Com presso gli Uffici Immigrazione delle Questure.
FeLSA CISL NIdiL CGIL UILTemp, da tempo tengono alta l’attenzione sulla situazione riguardante i circa 1.400 lavoratori in somministrazione in missione presso il Ministero dell’Interno sui diversi bandi (Emersione, Pubblica Sicurezza, EMAS.Com).
“Grazie alla mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici – commentano le Organizzazioni Sindacali in una nota – abbiamo conseguito risultati importantissimi, dapprima con le proroghe dei contratti delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati nel Progetto Emersione, successivamente con le conferme delle lavoratrici e dei lavoratori di Gi Group impiegati presso il Dipartimento Pubblica Sicurezza e di quelli impiegati nelle Commissioni Territoriali, nella Commissione Nazionale e nelle Sezioni Territoriali nell’ambito del Progetto Emas.Com.”
“Tuttavia – continuano i Sindacati – appare paradossale che gli unici, ad oggi, a non aver ancora visto prorogati i propri contatti di lavoro, siano le lavoratrici ed i lavoratori somministrati del progetto EMAS.Com presso gli Uffici Immigrazione delle Questure la cui responsabilità ricade sotto il Dipartimento di Pubblica Sicurezza.
Quest’ultimi sono infatti impiegati in prima linea sul fronte immigrazione, svolgendo le mansioni più impattate dall’emergenza Ucraina.”
Secondo FeLSA CISL NIdiL CGIL UILTemp: “La volontà del Governo nel Decreto Ucraina è chiara e dimostrata anche dalla quantità di risorse stanziate: prorogare tutti i contratti in essere. Questi 120 lavoratori non possono essere vittime di un’interpretazione restrittiva della norma che li condanna ad andare a casa in presenza delle risorse stanziate per coprire le loro proroghe dei contratti.”
“Per queste ragioni, concludono le tre sigle sindacali – chiediamo sia fatta immediata chiarezza sul futuro occupazionale dei 120 lavoratori di Gi Group impegnati nel progetto EMAS.com presso gli Uffici Immigrazione delle Questure, ribadendo la necessità di un confronto urgentissimo col Ministero dell’Interno e con il Dipartimento di Pubblica Sicurezza, confermando contestualmente lo sciopero di domani 31 marzo per tutta la platea di somministrati presso il Ministero.
Chiediamo a tutti i lavoratori somministrati impiegati presso il Ministero dell’Interno, i quali hanno attraversato collettivamente il senso di angoscia e preoccupazione nell’attesa di conoscere il proprio futuro sempre all’ultimo minuto utile, di scioperare in solidarietà con il destino di questi colleghi, nei sentimenti dei quali ci si può facilmente immedesimare. Qualora non si addivenisse ad una soluzione, non possiamo considerare chiusa la vertenza e daremo continuità alla mobilitazione con nuove iniziative.”